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ottobre 2014 - Raccolta delle castagne
L’associazione Il Veratro di Chieti ha organizzato
domenica 28 ottobre, una escursione a Cassino di
Accumoli di Rieti, per la raccolta delle castagne. La
località Cassino di Accumoli RI, è una frazione dove
risiedono tre abitanti e si trova a 1092m slm nei Monti
Sibilini. La frazione di Cassino di Accumoli RI, è un
punto di incontro dei confini fra: L’Abruzzo, Le Marche,
L’Umbria il Lazio, con due parchi nazionali, ilparco
nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e il Parco
Nazionale dei Monti Sibillini.Bel panorama sia della
catena dei Monti della Laga, con il Monte Gorzano, e
Pizzo di Svevo, sia dei Monti Sibillini con il monte
Vettore,il monte Pozzoni, il monte Utero e il piano dei
Pantani di Accumoli. Il piano dei Pantani di
Accumoli, ha dei caratteristici laghetti che, in
particolari periodi, possono colorarsi di rosso per la
presenza dell'alga "Euglena sanguinea". Un fenomeno
questo probabilmente legato anche alla quantità elevata
di rifiuti organici rilasciati dal bestiame, molto
visibile negli anni 50.
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Successivamente non vi è
stata più l'opportunità di assistere alla fioritura di questa alga.
L’area è stata dichiarata Sito di Importanza Comunitaria (SIC) della
Rete Natura 2000, il sistema europeo coordinato di aree che devono
essere tutelate e conservate dagli stati membri dell’Unione Cassino di
Accumoli RI è immerso tra boschi di castagno, sulla strada pedonale che
veniva seguita per raggiungere a piedi Accumoli dai paesi della parte
più alta del comune. Vi si trova una chiesa del '400, completamente
ricostruita nel 1529. All'interno una pregevole statua in terracotta
della Madonna col Bambino, opera di Silvestro dell'Aquila, del XV°
secolo e dei cori lignei lavorati dai Paolini. Diverse case sono state
ristrutturate, oltre ad una bella fonte con lavatoio. Il castagno,
specie se cresce in selvatico, può arrivare anche ad altezze di 30 metri
. E' un albero assai longevo che, in condizioni di buona salute, arriva
non di rado ai cento anni di vita e si sviluppa su altitudini che vanno
dai 600 fino ai 1300 metri. L’altezza della frazione e il terreno dei
boschi, sono adatti alla crescita del castagno perché è “marnosa “, come
il terreno dei vicini monti della Laga... purché sufficientemente dotati
di humus. I MARRONI, sono i frutti di castagno che presentano,
nell’interno della buccia, i frutti interi, non settati, con la
pellicola (episperma) che non penetra nell’interno della polpa e che si
stacca con facilità nelle operazioni di pelatura. La CASTAGNA è
caratterizzati da una pellicola interna che penetra in profondità
nell’interno della polpa, in qualche caso fino a dividerla (frutti
settati).
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Il marrone di Cassino
di Accumoli RI è un frutto prodotto da castagneti secolari ed è molto
apprezzato. La polpa è molto dolce e saporita. All’arrivo a Cassino di
Accumoli RI, Il tempo non faceva prevedere niente di buono, il cielo era
molto nuvoloso, un forte vento da nord, e abbastanza freddo. Sono
entrato immediatamente nel “pio” bosco che in questo periodo offre un
ambiente particolare, con tante foglie a terra, ma il silenzio era rotto
dal rumore dei ricci che cadevano dai rami. Il “ rumore” del
silenzio…silenzio surreale, tenebroso, accattivante, trasmette tanta
gioia, pace, rilassatezza. Il percorso era magnifico con a terra ricci
chiusi, semiaperti, aperti, con le castagne sparse in tutta la zona.
L’occhio adocchiava le castagne più grandi, ma erano talmente
tante che avevo la difficoltà di scegliere e
non facevo a tempo a raccogliere..., che tante altre prendevano il
posto… Il silenzio era rotto da questo rumore dei ricci che cadevano…
Intanto il sacco si riempiva, il peso aumentava, ma non avevo voglia di
andarmene, quasi ingordo da tanta abbondanza. Il silenzio… Nel riccio,
come nell’utero che comincia a dilatarsi…si intravvede la castagna che…
piano piano, inizia ad uscire…quasi la vita, la nascita del feto. Che
meraviglia…che impressione…!Tornando alla realtà, mi sono reso conto che
era tardi ed era doveroso rispettare il programma della giornata. Ho
dovuto fare uno sforzo per tornare indietro, correvo il rischio di
restare a piedi... Mentre mi avvicinavo al piazzale della chiesa di
Cassino di Accumoli RI, vedevo salire dal fitto bosco il fumo e un
profumo penetrante, stuzzicante, di arrosto, che mi stimolava
l’appetito: tanta gente faceva la fila per gustare la tipica “ panonta”:
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pancetta, costate e salsiccia alla
brace, pane con olio, castagne arrostite, dolci tipici e vino rosso del
conero. C’era fra di noi,allegria, amicizia, mentre si gustava questo
pranzo povero dei boscaioli, cibo buono e calorico che si addiceva alla
giornata fredda, nebbiosa, piovigginosa. Intanto, una persona della
organizzazione, ha dato informazione sulla “RICCIARA “ (antico metodo
per conservare le castagne e i Marroni). Le castagne possono essere
conservate fresche per tutto il periodo invernale, se sottoposte a
particolari trattamenti: Uno dei tanti metodi, è quello di incidere la
buccia e arrivare a metà castagna, quindi metterle in una busta e
congelare. Quando si decide di consumarle, si sistemano così congelate
nell'apposita padella forata e si fanno cuocere, usando lo “spandi
fiamma” che si mette sul fornello, fra il fuoco e la pentola, al fine di
spargere più uniformemente la fiamma e non bruciare le castagne. Un
accorgimento per rendere più semplice sgusciarle è di avvolgerle ancora
calde, per qualche minuto, in un panno inumidito o meglio in un foglio
di carta da cucina. Provate e… vedrete che la buccia verrà via con
estrema facilità. L’ho sperimentato e funziona egregiamente! E’ arrivata
l’ora di partire, faccio un rapido giro fra le bancarelle che esponevano
prodotti tipici e mi sono soffermato a vedere e fotografare due cassette
piene di funghi prataioli, belli e grandi. La zona, per la qualità del
terreno e dell'umus è pieno di funghi che però sono “sorvegliati
speciali” dalla forestale. Un arrivederci... agli amici di Cassino di
Accumoli RI e si parte, ma ci fermiamo a Trisungo dove c’era la sagra
della castagna. Trisungo è una frazione a pochi km da Arquata del
Tronto, unico Comune d'Europa il cui territorio è conteso da due Parchi
Nazionali: dei Monti Sibillini a Nord e del Gran Sasso-Monti della Laga
a Sud. La frazione si trova sulla via Salaria ed è attraversato dal
fiume Tronto. La sagra della castagna è ambientato lungo le vie del
borgo dove sono allestite molte bancarelle che mettono in mostra e
vendono gustosi prodotti alimentari tipici del luogo: le castagne e
marroni sono i padroni di casa
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Questi pregiati frutti sono raccolti nei castagneti della zona, vari
tipi di salumi, pappardelle al sugo di cinghiale,la polenta,i funghi
porcini e i tartufi,il miele e le crostate al farro e l’immancabile vino
cotto che bolle vivace nei pentoloni sotto gli occhi dei numerosi
visitatori…per me è il classico “vin brulè! Dalla frazione, una bella
cartolina è vedere Arquata del Tronto, che risalta con la sua torre
medioevale su un terrazzo. Si parte, ma un’altra fermata è di obbligo,
molto veloce, ad Ascoli PicenoHo visitato Piazza del Popolo , realizzata
in stile rinascimentale cinta da porticati. Deve la sua denominazione al
Palazzo dei Capitani del Popolo, uno dei principali edifici storici che,
con la sua medioevale torre merlata, a fianco dello storico Caffè
Meletti, ne contorna l'area. Lo storico Caffè Meletti, è uno dei 150
caffè storici d'Italia, che ancora oggi, conserva il fascino dello stile
liberty, con il colore dominante, rosa antico. Silvio Meletti,
industriale produttore di liquori, acquistò la palazzina ad un'asta
pubblica . Completa la piazza la chiesa di San Francesco, cui è
addossata l'edicola di Lazzaro Morelli. Piazza Arringo,è formato dal
Palazzo dell’Arengo sede del comune, la cattedrale di Sant'Emidio, duomo
della città di Ascoli Piceno dedicato al suo patrono, il battistero di
San Giovanni di forma ottagonale, il palazzo vescovile, il museo
diocesano e altri importanti palazzi. Nella Chiesa di San Emidio, con
architettura gotico rinascimentale a tre navate, si può ammirare il
nuovo altare maggiore di stile barocco, il bellissimo ciborio sotto la
cupola e la cripta dove si vedono i resti del patrono ascolano. Ormai il
sole è tramontato e Chieti è ancora lontana. La tranquillità, la
sicurezza dell’autobus, mi ha conciliato il sonno ed ho rivissuto la
bella giornata trascorsa.
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ottobre 2014 - Raccolta delle castagne
@L.Pellegrini
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