Chieti - Chiarini torna finalmente a casa - 2015 |
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Ho ricevuto critiche
perché ho pubblicato in tono scherzoso ben otto interviste "fatte ad una
statua, Giovanni Chiarini", quando,
mi dicono, bisognerebbe interessarsi dei tanti
problemi urgenti, importanti della città. Io sono convinto che ridere fa bene in
questo periodo buio e critico che stiamo vivendo. Ne ho parlato e
seguiterò a parlarne, perché non bisogna mai dimenticare il passato, da
tramandare alla collettività e ai giovani ricordare la nostra storia,
specialmente di quei cittadini che hanno onorato la città di Chieti.
L’esploratore Giovanni Chiarini, ha dato testimonianza del suo ingegno e
della sua passione per la gente d'Africa, dove all’età di 30 anni, il 5
ottobre del 1879, morì a Cialla, nella regione del Ghera, fra le braccia
dell’amico Antonio Cecchi, presso la residenza della regina dove era
tenuto prigioniero, in quell'Africa che aveva sognato e che aveva imparato ad
amare. Nel 1884 la salma fu restituita a Chieti, e la città gli rese
solenni onoranze funebri. Dopo 52 anni, era l’anno 1936, la statua di
Giovanni Chiarini fu sistemata in piazzale Mazzini alla Villa Comunale
di Chieti in un posto dignitoso dove è rimasto a lungo. Nell’anno 2008, nel mese di luglio,
dopo 72 anni, sotto l’amministrazione del sindaco (PD) Ricci, la statua fu
nascosta, da una struttura in legno, con porte e davanti ad essa fu costruito un
palco... in cemento armato, che quasi ogni sera, veniva occupato da
orchestrine pagate dal bar La Casina Dei Tigli. Giovanni Chiarini "si lamentò
nei miei scritti" perchè molte persone, in assenza
dei servizi igienici, avevano preso ad usare la sua base come orinatoio,
non essendoo visti in parecchi lì esplicavano i loro bisogni. A seguito di
lamentele da parte dei cittadini di Chieti, nel mese di ottobre del 2010, il
gestore del bar della Casina dei Tigli, rimosse la struttura in legno e
la piattaforma in cemento sostituendola con una in legno rimovibile,
continuando sempre ad ospitare gruppi musicali d'estate. La statua era tornata
di nuovo visibile ma, nel mese di novembre del 2011, iniziarono i lavori di
riqualificazione architettonica ed ambientale della villa comunale si è
provveduto, senza chiedere il parere di nessuno, ala sua rimozione .
Dove è stata traslocata la statua nel frattempo? Si sono chiesti in tanti nella nostra città, conoscendo la poca sensibilità per la cultura dei nostri amministratori comunali. Il nove maggio del 2012, alla riapertura di Piazza Mazzini alla villa comunale, il sindaco (FI) Umberto di Primio anticipò che si sarebbe trovata una soluzione migliore, per valorizzare alcuni busti e anche quello dell'esploratore Giovanni Chiarini. Parole direbbe Mina cantando la sua famosissima canzone! L’11 ottobre 2012, mi trovavo sul terrazzo superiore della Villa Comunale di Chieti, nelle vicinanze della signorile Casa già dei Baroni Frigerj, oggi Museo Nazionale di Archeologia, dove c’è l’area del settore del verde pubblico, autorizzato, sono entrato in un magazzino, perché ero a conoscenza che in quel posto era sistemata la statua, che nonostante il mio impegno non vedevo. Al che un addetto ha prese una scala, la poggiò vicino ad un armadio, vi salì, tolse una busta di plastica nera, (penso una di quelle che vengono adoperate per l’immondizia), che ricopriva la statua di Giovanni Chiarini e me la mostrò.
Giovanni Chiarini - Ai domiciliari in attesa di sistemazione
Finalmente il 16 maggio 2015, in prossimità della rielezione del nuovo sindaco, c’è stata l’inaugurazione della statua, sistemata su un basamento in calcestruzzo, rivestito con lastre di travertino stuccate e levigate, all’interno dell’aiuola ovale posta ai piedi del muraglione del Seminario regionale e precisamente lungo viale IV Novembre. Sono trascorsi sette anni di esilio! La statua di Giovanni Chiarini non è però contenta di questa sistemazione rimediata in fretta e furia, perché per tanti anni, con precisione 72, preferiva ritornare nella sua ubicazione originale dove ha visto tanti cittadini che per abitudine bevevano alla fontanella a forma di conca che non potevano fare a meno di sbirciare la statua, che stava lì come a sorvegliare il piazzale, guardandoli dal suo posto privilegiato, bello e panoramico. " Vedevo la fontanella, gli archi, i platani, scorgevo anche il laghetto col Nettuno ed i cigni che vi abitavano ". Ha visto famiglie intere più di due generazioni seduti sugli scalini lì nei pressi e sentito tanti fidanzati rinnovarsi le promesse d'amore. Ora è tutto diverso è stato messo in una posizione laterale ed è ancora una fortuna che non è stata cacciata nel "cimitero dei busti", nascosto dietro il laghetto della Villa comunale, dove tante statue sostano dimenticate.
Giovanni Chiarini - L'inaugurazione
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