Chieti - Sfilata gioiosa dei carri del carnevale VI edizione 2015

 

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 Chieti  17  febbraio 2015 - Si dia inizio alla festa

 

 

 

La VI edizione del Carnevale Tradizionale Teatino, si è svolto martedì 17 febbraio a Chieti, percorrendo le strade cittadine con una bella cornice di persone e bambini che ha seguito e partecipato al corteo Il carnevale tradizionale teatino è una grande festa che consacra il ritorno della primavera processando e bruciando l’anno vecchio. Promotore dell’evento è l’associazione cittadina Onlus Camminando Insieme con la presenza di altre associazioni cittadine e in collaborazione con il professore Francesco Stoppa, studioso di tradizioni popolari e direttore del Cata (Centro di Antropologia per il Turismo). Gli studenti dell’Istituto Scolastico Superiore “U. Pomilio” di Chieti Scalo, che già da alcuni anni hanno sottoscritto un protocollo d’intesa con l’associazione Camminando Insieme, hanno contribuito alla realizzazione degli abiti tradizionali.

 

 

 

 

 Chieti 17 febbraio 2015 - Carro allegorico

 

 

 

I carri che hanno movimentato la sfilata, hanno portato il Fantoccio di Re Carnevale, i protagonisti della Pantomima, " Lu Cumplimente", (sono dolci tradizionali di carnevale e Vin brulé, molto graditi) e il fantoccio di re carnevale disteso, morto! Gli abiti tradizionali indossati dai partecipanti delle varie associazioni, si distinguono per gli ornamenti fastosi e primeggiano i caratteristici pulcinelli abruzzesi, anima del Carnevale, che indossano un enorme copricapo conico, coperto di pon pon , campanacci e bastone fiorito con nastri. Il programma è stato condiviso con il "Ballo del palo intrecciato", fatto avvolgendo e svolgendo nastri colorati, dal "Canto dei mesi" e la Pantomima del processo, con la condanna e il funerale di Re Carnevale. La parola d’ordine è stata «divertirsi», scacciare i pensieri tristi e, per qualche ora, diventare «giudici» di un Re potente e tiranno che alla fine della festa viene condannato al rogo. Tra i costumi tradizionali dell’Abruzzo anche gli originali e fantasiosi travestimenti indossati dagli scolari del Comprensivo 2. E poi i carri allegorici trainati dai trattori che hanno rievocato festose immagini agresti che il tempo non è riuscito a cancellare dalla memoria dei meno giovani. Un fiume in piena che ha invaso corso Marrucino e sulle sponde il pubblico contagiato dall’allegria dei 200 figuranti. Delle loro risa, dei loro canti e balli che hanno riecheggiato anche in piazza della Trinità. Poi il percorso a ritroso verso piazza Vico dove Re Carnevale è stato bruciato con decine di bigliettini cuciti nelle tasche. Desideri volati verso il cielo con la speranza che da lassù vengano esauditi. Immagini immortalate dalle foto scattate da Renato De Iulis. «Siamo soddisfatti per la risposta che i cittadini hanno dato a questo importante rito dei nostri antenati» ha commentato il professor Francesco Stoppa, direttore del Centro antropologico territoriale 

 

 

 

Chieti 17 febbraio 2015 - "Li Sunature"

 

 

d’Abruzzo alla d’Annunzio e mentore del Carnevale tradizionale « abbiamo visto la partecipazione di tanti giovani e di anziani insieme. Una vera magia che ha ricongiunto l’anello spezzato tra generazioni diverse. Il Carnevale è la festa di tutti, ma tutti» sostiene «devono contribuire per mantenere e tramandare la purezza del suo significato: l’evento di un ciclo propiziatorio, uno dei raggi della stessa ruota che rimanda ai cicli delle stagioni e della vita. E al loro mistero». Il Fantoccio che si brucia alla fine, dopo il processo a Re Carnevale, è associato alla dispersione delle ceneri, alla purificazione, alla fecondazione e al risveglio della primavera. E’ il profano che preannuncia il sacro. Il Carnevale, infatti, è una festa di transizione e purificazione. Felice per la risposta della città al Carnevale anche la professoressa Anna Vaccarella, presidente dell’associazione «Camminando insieme» che ha riportato in auge l’antico rito propiziatorio tra mille sacrifici. E per finire, l’intreccio dei nastri al palo è stato perfetto: quest’anno, quindi, il raccolto sarà buono... Arrivederci all'annpo prossimo.

 

 

 

 

Chieti 17 febbraio 2015 - "La Vecchie che arde"

 

@enio

 

 

 

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