Chieti - Processione del Venerdì Santo 2015

 

INDICE RIFERIMENTO ENIO HOME PAGE SLIDE DI FOTO

 

 3 marzo 2015 Piazza San Giustino a Chieti - La Prcessione ha inizio

 

 

Venerdì 3 aprile 2015 la città di Chieti rivive la Passione di Cristo con la processione più antica, quella del Venerdì Santo. La Processione esce all’imbrunire da piazza San Giustino e attraversa il centro storico della città in un’atmosfera mesta e suggestiva scandita dai simboli trasportati a spalla dagli incappucciati delle congreghe cittadine e dalle struggenti note del Miserere del compositore teatino Saverio Selecchy , eseguito dal coro e dai musicisti dell'Arciconfraternita del Sacro Monte dei Morti.

 

 

 Carro della Processione  - Il Miserere di Selechi

 

 

Vengono attraversate dalla Processione quasi tutte le vie e le piazze principali di Chieti  da piazza San Giustino a via Pollione proseguendo poi per piazza Valignani, via de Lollis, piazza Matteotti, via Arniense, via dei Crociferi, via Vicoli, Largo Sant’Agata, via Galiani, via degli Agostiniani, via Toppi, corso Marrucino, via dei Domenicani, largo Barbella, via Vezio Marcello, piazza Templi Romani, via Ravizza, via Zecca, piazza Trento e Trieste, corso Marrucino, via Pollione e in ultimo, ancora piazza San Giustino, col rientro in cattedrale.
 

 

 

 La colonna  - Uno dei simboli portati a spalla

 

 

La Processione del Venerdì Santo, contiene una lunga serie di simboli inerenti la Passione del Cristo. Oltre al Cristo Morto, rappresentato da una pregiata scultura lignea del XVIII secolo coperta da un sottile velo bianco con ricami in oro, e alla statua della Madonna Addolorata, con un pesante abito di seta e velluto nero ed alcuni ricami in oro, sono presenti: l’Angelo Alato, con in mano il calice della Passione di Gesù; le Lance dei Soldati romani che recano in mano una torcia, una lanterna, una spada ed un piccolo sacco contente le 30 monete d’argento, compenso di Giuda; la Colonna alla quale fu legato Gesù; il Volto Santo, copia di quello conservato nella Basilica del Volto Santo di Manoppello; il Sasso, sul quale è collocata la corona di spine; la Scala, con i chiodi e martello usati per la Crocifissione; la Croce, massiccia e molto pesante, nella cui parte inferiore sono visibili un serpente, simbolo del peccato originale, ed un teschio appartenente ad Adamo, primo peccatore.

 

 

 

La Processione  - Il gran numero di figuranti

 

Il corteo vede la partecipazione di centinaia di figuranti. Le prime a sfilare sono l’Arciconfraternita del Sacro Monte dei Morti e le altre confraternite cittadine, ognuna recante il proprio simbolo e suggestive lanterne, dette fanali. E’ il turno, poi, dei religiosi, che sfilano in ordine crescente di gradi ed anzianità, seguito da quello del Capitolo Metropolitano, presbiteri con il compito di assicurare la celebrazione del culto, dell’Arcivescovo di Chieti e dei Membri dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro, prestigiosissimo ordine cavalleresco cattolico. Il corteo vede poi il passaggio dei membri effettivi dell’Arciconfraternita del Sacro Monte dei Morti.

 


 

La Processione  - L'Arcivescovo di Chieti


La processione è accompagnata, per tutto il suo svolgimento, dallo struggente canto del Miserere di Saverio Salecchia, in arte Saverio Selecchy, grande musicista e compositore, nato il 2 Novembre 1708 proprio nella città di Chieti. Partecipano a questa manifestazione una grande orchestra di 120 elementi, composta da violini, flauti, violoncelli, viole, sassofoni e clarinetti, ed un maestoso coro di più di 160 elementi, che incantano, da più di due secoli, le migliaia di persone che ogni anno accorrono per assistere a questa meravigliosa manifestazione.

@enio


 

 

 

INDICE RIFERIMENTO ENIO HOME PAGE SLIDE DI FOTO